Mense scolastiche del terzo tipo: servizi digitali reali a disposizione dei cittadini

A Ripalta Cremasca, in provincia di Cremona, sono attivi servizi digitali dedicati alle mense scolastiche che dimostrano come la trasformazione digitale sia a portata di ogni comune.

Il progetto per la digitalizzazione dei servizi scolastici, realizzato dal comune di Ripalta Cremasca a partire dalle mense, rappresenta un esempio virtuoso di come anche le piccole amministrazioni possano mettere in atto con efficacia e soddisfazione dei cittadini la trasformazione digitale.

Nell’articolo che segue sono descritte due esperienze: la prima riguarda un comune con procedure totalmente analogiche, la seconda mostra come la trasformazione digitale semplifichi e renda più efficienti le operazioni per raggiungere lo stesso risultato, iscrivere i figli ai servizi scolastici.

I benefici sono immediati:

  • risparmio di tempo: niente permessi dall’ufficio, niente code in uffici o banche;
  • i bambini non sono coinvolti nella gestione amministrativa della mensa;
  • il comune si sgrava dalla gestione pratica e dai costi stampa dei buoni;
  • i genitori possono consultare in ogni momento il menù in caso di diete o intolleranze;
  • i genitori ricevono notifiche in tempo reale in caso di comunicazione importanti.

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Photo by Markus Spiske on Unslpash

Il caso del comune di Ripalta Cremasca

Monica

Sono Monica, ho 35 anni, lavoro come impiegata e sono sposata con Marco. L’anno prossimo la nostra Alice inizia la scuola. Viviamo in una piccola frazione di un comune di 4.000 abitanti. Ci sono un sacco di preoccupazioni: come si troverà, cambierà gli amichetti e le amichette, essendo intollerante al lattosio dovremmo anche stare attenti a cosa mangerà in mensa e ci saranno nuove abitudini. Dovremo preoccuparci anche del trasporto verso la scuola visto che abitiamo in una frazione e la scuola si trova presso il comune principale.

Mi sono informata in comune e mi hanno detto che per le iscrizioni saranno disponibili due moduli specifici per ciascun servizio, e che i moduli sono in fase di definizione. Per avere maggiori informazioni mi hanno fissato un appuntamento con l’assessore. L’assessore riceve solo al sabato mattina quindi ho dovuto aspettare una settimana prima di incontrarlo. Pare che la lungaggine sia legata alla stampa della modulistica e all’incarico che il comune deve formalizzare per la stampa dei buoni mensa da consegnare ai bambini.

Photo by Klimkin on Pixabay

L’assessore ci ha spiegato che la mensa ha un numero limitato di posti, quindi una volta chiuse le iscrizioni bisognerà attendere ancora un paio di settimane durante le quali verrà stilata la graduatoria, che sarà disponibile a partire dal mese di maggio. In ogni caso dovremo tornare in comune dopo Pasqua a ritirare i moduli, ed è importante riconsegnarli al più presto perché fra i criteri di assegnazione, in caso di parità, verrà considerato anche il giorno e l’ora in cui è stata consegnata la domanda.

Questa mattina ho ritirato la domanda presso gli uffici comunali. Ho aspettato mio marito la sera al rientro dal lavoro e abbiamo iniziato insieme la compilazione dei moduli. Alcune voci non sono molto chiare, quindi il mattino successivo abbiamo dovuto contattare gli uffici amministrativi per chiarimenti legati all’intolleranza alimentare di mia figlia. Per domani ho dovuto chiedere un’ora di permesso lavorativo e confido di consegnare il tutto agli uffici con un buon margine di anticipo.

Finalmente è maggio, l’estate sta arrivando, ed è arrivata una lettera dal comune in cui mi è stato comunicato che mia figlia è stata ammessa al servizio di trasporto e refezione scolastica: posso quindi ritirare i buoni presso la Banca di tesoreria comunale che si trova nel comune principale. Purtroppo gli orari di apertura coincidono con i miei orari di lavoro, quindi dovrò necessariamente richiedere di nuovo un permesso per recarmi agli sportelli e acquistare il blocchetto dei buoni pasto.

Mi reco in tesoreria e dopo una modesta attesa mi appresto ad acquistare i buoni mensa: non potendo acquistare un numero illimitato di buoni, decido di acquistarne dieci blocchetti da dieci buoni cadauno. Rientrando a casa inizio a pensare a come tener sotto controllo i buoni per evitare che mia figlia rimanga senza. Penso inoltre che dovrò recarmi in banca ogni volta che termineranno i buoni.

A distanza di un mese e mezzo sono finalmente riuscita a concludere l’iter di iscrizione al servizio mensa e trasporto. Tra due anni sarà la volta di Claudio, il mio secondo figlio: speriamo che l’iter venga semplificato…

Roberta

Ho saputo da Monica, mia collega di lavoro e di palestra, che per iscrivere sua figlia alla mensa e al trasporto scolastico ha dovuto seguire un iter lungo più di un mese, e ha dovuto più volte prendere permessi lavorativi.

Mi sono subito preoccupata per l’iscrizione dei miei gemelli e il giorno successivo ho chiesto informazioni agli uffici competenti del mio comune per paura di trovarmi nella stessa situazione ed essere in ritardo.

Alla domanda “cosa devo fare per iscrivere i miei figli” al servizio refezione scolastica e trasporto l’impiegata comunale mi ha tranquillizzata dicendomi che il mio comune ha da poco un servizio interamente online ed è sufficiente collegarsi al sito istituzionale, entrare nella sezione mensa e trasporto e seguire le indicazioni per la compilazione della domanda entro fine maggio. Se dovessero esserci dei punti poco chiari o avessi dei dubbi, all’interno del portale esiste un sistema di assistenza online attraverso un operatore disponibile via chat per un primo livello di risposte. In caso il problema fosse più impegnativo l’operatore in teleassistenza si può addirittura collegare sulla mia postazione aiutandomi a portare a termine la procedura. Wow!

Photo by Mihail_fotodeti on Pixabay

Appena tornata ho provato a collegarmi sul portale comunale per verificare quanto mi aveva detto, e dopo essermi registrata ho compilato il modulo di iscrizione ai due servizi, ho chiesto assistenza una sola volta per comprendere se avendo due figli dovessi richiedere due utenze diverse, invece mi hanno rassicurato che un unico utente gestisce i servizi per tutto il nucleo familiare. Ho scoperto inoltre che oltre alla mensa sono già stati informatizzati anche il servizio di pre e post-scuola e il servizio estivo ricreativo. Ho visto che la graduatoria è automatica, quindi alla chiusura delle iscrizioni non dovrò attendere conferma da parte del comune, ma dal portale potrò consultare l’ammissione o meno della mia richiesta, senza muovermi da casa e potendolo fare comodamente dal mio divano con Paolo, mio marito.

Il 2 giugno, Festa della Repubblica, è il termine delle iscrizioni ai servizi scolastici integrati, mi è arrivata una mail dal portale comunale che mi avvisa dell’esito positivo circa la mia domanda per i gemelli. Ora non mi resta che caricare il conto online che verrà scalato a ogni pasto consumato. Vedo che il servizio è collegato al Sistema dei Pagamenti PagoPA, quindi posso ricaricare comodamente dal mio smartphone e in tempo reale ottenere la ricevuta del pagamento. Con stupore vedo che in tempo reale nel mio profilo ho già disponibile il credito caricato. A differenza della scuola di Monica mi hanno detto che le collaboratrici scolastiche passano con un tablet in ogni classe per registrare le assenze alla mensa e il tutto in automatico viene trasmesso al centro di cottura, il quale prepara i pasti stabiliti. Il menù è sempre a disposizione nella sezione documenti del portale. Gli uffici comunali mi hanno avvisato che le dichiarazioni relative alle spese deducibili dei servizi utilizzati saranno disponibili sul portale, quindi non sarà più necessario recarmi presso il comune come si faceva un tempo.

Domani in palestra mi divertirò con Monica ricordandole che a distanza di pochi chilometri esiste un mondo “tutto nuovo” in cui si può iscrivere un figlio ai servizi scolastici senza inutili perdite di tempo… sperando che venga in palestra, magari dovrà saltare la seduta per andare a comprare l’ennesimo blocchetto di buoni pasto :-)

Fantascienza? No, realtà: Roberta vive nel comune di Ripalta Cremasca in provincia di Cremona. E non è la sola, perché le sue amiche, che abitano nei vicini comuni di Crema (34.000 abitanti), Credera Rubbiano (1.500 abitanti) e Vaiano Cremasco (3.700 abitanti) che sulla scia virtuosa del comune di Ripalta Cremasca proprio in questi giorni avranno le stesse opportunità di Roberta. A dimostrazione che la digitalizzazione è alla portata di tutti, grandi e piccini.

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